Ascoltiamo Gesù che ci insegna la Parola di Dio!

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“Cari figli! Ascoltate, perché desidero parlarvi e invitarvi ad avere più fede e fiducia in Dio che vi ama senza misura. Figlioli, voi non sapete vivere nella grazia di Dio, perciò vi chiamo tutti di nuovo a portare la parola di Dio nel vostro cuore e nei pensieri. Figlioli, mettete la Sacra Scrittura in un posto visibile nelle vostre famiglie, leggete e vivetela. Insegnate i vostri figli purché se voi non siete un esempio per loro, i figli si allontanano nell’assenza di Dio. Riflettete e pregate e così Dio nascerà nel vostro cuore e il vostro cuore sarà gioioso. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!”

Messaggio del 25 agosto 1996

Spesso non ci rendiamo conto quale grande dono ci ha fatto Dio: Dio si è fatto come noi, si è fatto uomo, il Verbo si è fatto carne, ed è tra noi sempre. Non è più qualcosa di misterioso, come ai tempi di Mosè, al quale dice:

“Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. Il Signore, tuo Dio, susciterà per te, in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta pari a me. A lui darete ascolto.

Dio ha mostrato il suo volto, per mezzo di Suo Figlio Gesù, e ci dona la Sua Parola per mezzo di Gesù che dice quanto gli dice il Padre.

Questo è l’insegnamento di Gesù, questo è l’insegnamento dato con autorità, perché è Parola di Dio, è Parola di Dio Padre. Il Vangelo è la Parola di Dio con noi, fatto come noi, in mezzo a noi, allora, oggi e sempre. Perciò, ascoltiamo la Parola di Dio, viviamola e mettiamola in pratica. Non possiamo dire che ascoltiamo la Parola di Dio se non la mettiamo in pratica, perché Dio fa piovere e chiede conto alla pioggia del suo agire, fruttificando la terra. Così Dio Padre, per mezzo di Gesù, ci dona una pioggia salvifica, una pioggia d’acqua viva, una pioggia di vita eterna, che deve entrare nel nostro cuore, nel terreno del nostro cuore, e dare frutto, e dare frutto in abbondanza. Se non lasciamo entrare la Parola di Dio nel nostro cuore, se non la meditiamo, se non la mettiamo in pratica, allora il terreno del nostro cuore non può dare buon frutto, e Dio Padre ci chiederà conto di questo quel giorno in cui ci presenteremo davanti a Lui.

Cosi ci esorta anche la Beata Vergine Maria da Medjugorje:

“Cari figli! Questo tempo sia per voi il tempo della preghiera affinché lo Spirito Santo, attraverso la preghiera, discenda su di voi e vi doni la conversione. Aprite i vostri cuori e leggete la Sacra Scrittura affinché, attraverso le testimonianze, anche voi possiate essere più vicini a Dio. Figlioli, cercate soprattutto Dio e le cose di Dio e  lasciate alla terra quelle della terra, perché Satana vi attira alla polvere e al peccato. Voi siete invitati alla santità e siete creati per il Cielo. Cercate, perciò, il Cielo e le cose celesti. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

25 gennaio 2018

Così sia!

Prima lettura
Dt 18,15-20
Susciterò un profeta e gli porrò in bocca le mie parole.
Dal libro del Deuterònomio Mosè parlò al popolo dicendo:
«Il Signore, tuo Dio, susciterà per te, in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta pari a me. A lui darete ascolto.
Avrai così quanto hai chiesto al Signore, tuo Dio, sull’Oreb, il giorno dell’assemblea, dicendo: “Che io non oda più la voce del Signore, mio Dio, e non veda più questo grande fuoco, perché non muoia”.
Il Signore mi rispose: “Quello che hanno detto, va bene. Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. Se qualcuno non ascolterà le parole che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto. Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire”». Parola di Dio
>Salmo responsoriale
Sal 94
Ascoltate oggi la voce del Signore. Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia. Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce. Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».
>Seconda lettura
1Cor 7,32-35
La vergine si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi Fratelli, io vorrei che foste senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, e si trova diviso!
Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito.
Questo lo dico per il vostro bene: non per gettarvi un laccio, ma perché vi comportiate degnamente e restiate fedeli al Signore, senza deviazioni. Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mt 4, 16)
Alleluia, alleluia.
Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta.
Alleluia.
>Vangelo
Mc 1,21-28
Insegnava loro come uno che ha autorità.
Dal Vangelo secondo Marco In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea. Parola del Signore

CONVERTIAMOCI SUBITO PERCHÉ IL TEMPO SI È FATTO BREVE!

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“Il mio Cuore brucia d’amore per voi. La sola parola che desidero dire al mondo è questa: conversione, conversione! Fatelo sapere a tutti i miei figli. Chiedo solo conversione. Nessuna pena, nessuna sofferenza mi è di troppo pur di salvarvi. Vi prego soltanto di convertirvi! Pregherò mio figlio Gesù di non punire il mondo, ma vi supplico: convertitevi! Voi non potete immaginare ciò che accadrà, né ciò che Dio Padre manderà sul mondo. Per questo vi ripeto: convertitevi! Rinunciate a tutto! Fate penitenza! Ecco, qui c’è tutto ciò che desidero dirvi: convertitevi! Portate il mio ringraziamento a tutti i miei figli che hanno pregato e digiunato. Io presento tutto al mio divin figlio per ottenere che egli mitighi la sua giustizia nei confronti dell’umanità peccatrice.”

Messaggio del 25 aprile 1983


«Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo»

Queste prime parole di Gesù per le strade della Galilea proclamando il Vangelo di Dio, questo affermare che il tempo è compiuto ed il Regno di Dio è vicino, sono parole eterne, di vita eterna, non sono solo parole di quel tempo, per quei luoghi e per quelle circostanze.

“Il tempo si è fatto breve”, ci dice la seconda lettura.

Quando Giona fu mandato a Ninive per invitarli a ravvedersi e convertirsi, egli proclamava la parola di Dio, parola eterna, che vale per ogni tempo e per ogni luogo. Oggi il tempo è compiuto, il Regno di Dio è vicino, il tempo si è fatto breve e c’è poco tempo ancora per convertirsi. Occorre convertirsi oggi, subito, domani potrebbe essere già troppo tardi, come ci esorta già da 40 anni ormai, la Beata Vergine Maria da Medjugorje con i suoi ripetuti appelli e messaggi. Il Suo messaggio principale è proprio questo: convertitevi, convertitevi, convertitevi! Non aspettiamo ancora! Infatti la Madonna così ci dice:

Messaggio del 23 dicembre 1982 (Messaggio straordinario)
“Tutti i segreti che ho confidato si realizzeranno e anche il segno visibile si manifesterà, ma non aspettate questo segno per soddisfare la vostra curiosità. Questo, prima del segno visibile, é un tempo di grazia per i credenti. Perciò convertitevi e approfondite la vostra fede! Quando verrà il segno visibile, per molti sarà già troppo tardi.”

Convertirsi vuol dire cambiare vita, raddrizzare i sentieri, aprire il proprio cuore e mettere Gesù al centro della nostra vita. Convertirsi vuol dire coltivare un cuore puro ed umile, aprendolo docilmente all’azione di Dio che bussa continuamente alla nostra porta.

Per iniziare il cammino di conversione che deve rinnovarsi ogni giorno e continuare per tutta la vita, senza voltarsi più indietro a guardare l’uomo vecchio che era in noi, bisogna iniziare a pregare. Con la preghiera iniziamo ad aprire il nostro cuore, quella porta che permette al Signore di entrare e piano piano dimorare in noi riempiendoci con i suoi doni e e le sue grazie, prime fra tutte la pace e la gioia nel cuore.

Credere nel Vangelo, significa dare il proprio cuore, umile e puro al Vangelo, alla Buona Notizia, alla Parola che è Gesù, ossia innamorarsi di Gesù, facendo con amore e con il cuore quanto lui di comanda di fare, che non è altro che amare Dio e il prossimo come Lui ha amato noi, come Lui ci ha insegnato.

E’ questa la strada, è questa la via del Signore, non ce ne sono altre.

Così sia!

Prima lettura 
Gio 3,1-5.10
I Niniviti si convertirono dalla loro condotta malvagia.
Dal libro del profeta GionaFu rivolta a Giona questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore.
Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta».
I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli.
Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.Parola di Dio
>Salmo responsoriale
Sal 24
Fammi conoscere, Signore, le tue vie.Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.
>Seconda lettura
1Cor 7,29-31
Passa la figura di questo mondo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai CorìnziQuesto vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo!Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mc 1, 15)
Alleluia, alleluia.
Il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo.
Alleluia.
>Vangelo
Mc 1,14-20
Convertitevi e credete al Vangelo.
Dal Vangelo secondo MarcoDopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.Parola del Signore

RISPONDIAMO SENZA INDUGIO ALLA CHIAMATA DEL SIGNORE!

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«Pregate il Rosario ogni giorno. Pregate insieme». Dopo circa due ore la Madonna riappare: «Grazie per aver risposto alla mia chiamata». Messaggio del 13 agosto 1981

Nel Vangelo di oggi Giovanni il Battista, durante il battesimo sul fiume Giordano, vede aprirsi i cieli e lo Spirito Santo in forma di colomba scendere su Gesù di Nazareth che si immerge nell’acqua del fiume. Giovanni Battista indica il Salvatore, l’Agnello di Dio ai suoi due apostoli, Giovanni ed Andrea, che così lo seguono.

C’è una chiamata, come la chiamata del Signore a Samuele, c’è una Voce che ci chiama o che ci indica la strada, ma è importante avere ed invocare lo Spirito Santo che ci aiuti nel discernimento.

Ci sono tante voci nel mondo in cui viviamo: quali ascoltare? Che cosa ascoltare? Chi cercare? Che cosa cercare?

E’ importante camminare assieme a persone sagge che ci aiutino, ma è importante soprattutto pregare, perché nella preghiera il Signore ci accompagna e ci aiuta nel discernimento con i suoi doni e le sue grazie. E’ importante riconoscere i segni dei tempi, e dar loro ascolto senza indugio come fecero i pastori al messaggio dell’angelo, i Magi alla vista della stella, Samuele udendo quella Voce. Tante volte questi e tanti altri segni ci parlano, in maniera sottile, ma noi non vi prestiamo attenzione, non diamo loro ascolto, o soffochiamo la loro voce, la voce dello Spirito che parla al nostro spirito, alla nostra anima, alla nostra coscienza.

Il Battista indica l’Agnello di Dio, colui che toglie i peccati del mondo, e Giovanni e Andrea senza indugio abbandonano il loro maestro fino a quel momento, per seguire Gesù.

Gesù passa, ma il treno quando passa bisogna prenderlo subito, non bisogna lasciarlo passare, altrimenti non è detto che ripassi una seconda volta. Senza indugio dobbiamo seguirlo quando ci chiama.

“Cerchiamo il Signore mentre si fa trovare” dice il Salmo: rispondiamo alla chiamata di Gesù ogni giorno, rinnovando ogni giorno il nostro cammino di fede, con i sacramenti, con l’amore verso Dio e verso il prossimo, con le opere di carità e misericordia, con le nostre preghiere, fatte col cuore, perseveranti, continue, incessanti: è questa la strada, è questo l’unico cammino, è questa l’unica via che porta alla salvezza. Questa è la risposta alla domanda di Gesù ai suoi primi due discepoli: – Cosa cercate?!

Rispondiamo perciò alla chiamata del Signore, che ci chiama per mezzo di Maria anche da Medjugorje, ininterrottamente per il 40° anno consecutivo, rispondiamo alla chiamata della Madonna, che ci ringrazia in ogni suo messaggio proprio così: «Grazie per aver risposto alla mia chiamata».

Così sia!

Prima lettura 
1Sam 3,3-10.19
Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta.
Dal primo libro di SamuèleIn quei giorni, Samuèle dormiva nel tempio del Signore, dove si trovava l’arca di Dio.
Allora il Signore chiamò: «Samuèle!» ed egli rispose: «Eccomi», poi corse da Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!». Egli rispose: «Non ti ho chiamato, torna a dormire!». Tornò e si mise a dormire.
Ma il Signore chiamò di nuovo: «Samuèle!»; Samuèle si alzò e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Ma quello rispose di nuovo: «Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!». In realtà Samuèle fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore.
Il Signore tornò a chiamare: «Samuèle!» per la terza volta; questi si alzò nuovamente e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovane. Eli disse a Samuèle: «Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta”». Samuèle andò a dormire al suo posto.
Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: «Samuéle, Samuéle!». Samuèle rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta».
Samuèle crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole.Parola di Dio
>Salmo responsoriale
Sal 39
Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio.Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo».«Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.
>Seconda lettura
1Cor 6,13-15.17-20
I vostri corpi sono membra di Cristo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai CorìnziFratelli, il corpo non è per l’impurità, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. Dio, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza.
Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. State lontani dall’impurità! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà all’impurità, pecca contro il proprio corpo.
Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo, che è in voi? Lo avete ricevuto da Dio e voi non appartenete a voi stessi. Infatti siete stati comprati a caro prezzo: glorificate dunque Dio nel vostro corpo!Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 1,41.17b)
Alleluia, alleluia.
«Abbiamo trovato il Messia»:
la grazia e la verità vennero per mezzo di lui.
Alleluia.
>Vangelo
Gv 1,35-42
Videro dove dimorava e rimasero con lui.
Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.Parola del Signore

COL BATTESIMO SIAMO AMATI IN MODO PARTICOLARE: RISPONDIAMO ALLA CHIAMATA!

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“Cari figli, anche oggi vi porto tra le mie braccia il mio figlio Gesù affinché Lui vi dia la Sua pace. Pregate figlioli e testimoniate perché in ogni cuore prevalga non la pace umana ma la pace divina che nessuno può distruggere. Questa è quella pace del cuore che Dio da a coloro che ama. Attraverso il battesimo tutti voi siete chiamati e amati in modo particolare, perciò testimoniate e pregate per essere le mie mani tese in questo mondo che anela a Dio e alla pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

 Messaggio del 25 dicembre 2011

  Maria da Medjugorje ci dice che attraverso il battesimo ciascuno di noi è chiamato ed amato in modo particolare. Le parole di Maria fanno da eco al battesimo di Gesù sul Giordano, e a quella voce dal cielo: – E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento». Al nostro battesimo scende la medesima voce che ci chiama per nome e ci dice: – “Tu sei il figlio mio, l’amato!” Col battesimo siamo chiamati, Dio ci chiama per nome, e ci ama in modo particolare. Su di noi Dio Padre pone il suo compiacimento, perché siamo suoi figli adottivi, ci chiama ad essere testimoni.

Il Signore ci invita alla conversione che è così: – “Porgete l’orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete”. –  la conversione è porgere l’orecchio, ascoltare la chiamata del Signore che ci dice: “Venite”, ascoltare la sua Parola, che significa viverla, metterla in pratica. Il Signore ci invita a cercarlo ora, che è il tempo della grazia, non aspettiamo domani!  “Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino.” Domani potrebbe essere troppo tardi! Il Signore ci ama e ci invita ad amarlo: “In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti.

Per far questo dobbiamo credere che Gesù è il Cristo, il Santo di Dio, il Messia,  “colui che è venuto con acqua e sangue“. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità. E questa testimonianza è ora nelle nostre mani, ciascuno di noi è invitato ad essere testimone, come ci dice Maria, affinché noi siamo le sue mani tese, per diffonderla in ogni cuore.

Così sia!

Prima lettura
Is 55,1-11
Venite all’acqua: ascoltate e vivrete.
Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore:
«O voi tutti assetati, venite all’acqua,

voi che non avete denaro, venite;
comprate e mangiate; venite, comprate
senza denaro, senza pagare, vino e latte.
Perché spendete denaro per ciò che non è pane,
il vostro guadagno per ciò che non sazia?
Su, ascoltatemi e mangerete cose buone
e gusterete cibi succulenti.
Porgete l’orecchio e venite a me,
ascoltate e vivrete.
Io stabilirò per voi un’alleanza eterna,
i favori assicurati a Davide.
Ecco, l’ho costituito testimone fra i popoli,
principe e sovrano sulle nazioni.
Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi;
accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano
a causa del Signore, tuo Dio,
del Santo d’Israele, che ti onora.
Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino.

L’empio abbandoni la sua via
e l’uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui
e al nostro Dio che largamente perdona.
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie.
 Oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo 
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia,
così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata».

Parola di Dio
> Salmo responsoriale
Da Is 12
Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.

Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.
> Seconda lettura
1Gv 5,1-9
Lo Spirito, l’acqua e il sangue.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 

Carissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato. In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.
E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità. Poiché tre sono quelli che danno testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue, e questi tre sono concordi. Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è superiore: e questa è la testimonianza di Dio, che egli ha dato riguardo al proprio Figlio.

Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 1,29)
Alleluia, alleluia.
Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: 
«Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!».
Alleluia.
> Vangelo
Mc 1,7-11
Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento.
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo:«Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Parola del Signore