“Cari figli, anche oggi in questo giorno di grazia, desidero che il cuore di ciascuno di voi diventi la capanna di Betlemme nella quale è nato il Salvatore del mondo. Io sono vostra Madre che vi ama immensamente e si prende cura di ciascuno di voi. Perciò, figli miei, abbandonatevi alla Madre affinché possa posare davanti a Gesù Bambino il cuore e la vita di ciascuno di voi, perché soltanto così, figli miei, i vostri cuori saranno testimoni della nascita quotidiana di Dio in voi. Permettete a Dio di illuminare le vostre vite con la luce ed i vostri cuori con la gioia affinché il vostro cammino sia illuminato quotidianamente e siate esempio della vera gioia per gli altri che vivono nelle tenebre e non sono aperti verso Dio e verso le Sue grazie. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
Messaggio del 25 dicembre 2014
Siamo nati bambini dall’unione, che dovrebbe essere indissolubile, di un uomo ed una donna, e così, come bambini, ci aspetta Gesù nel Regno dei Cieli. Questa è la sintesi della Parola del Signore che ascoltiamo oggi.
Così dice infatti Gesù nel Vangelo odierno:
«Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.”
Un bambino nasce nudo e fragile, si abbandona con fiducia ai propri genitori, così come nacque Gesù nella grotta di Betlemme, così come noi dovremmo essere abbandonandoci completamente alla Volontà ed alla cura del Padre Nostro che è nei cieli.
Un bambino è buono, tenero, docile, pieno di stupore per ogni cosa che lo circonda e che scopre giorno dopo giorno come splendida novità che lo riempie di gioia. Così dovrebbe essere ciascuno di noi di fronte alla bellezza della vita, di tutto il creato!
Un bambino è povero, semplice, immediato, innocente, incontaminato, spontaneo, fin dai suoi primi gesti e parole. Questo dovrebbe essere il nostro stile di vita!
Un bambino è indifeso ed ha sempre bisogno della mamma e del papà per compiere i suoi passi nella vita. Se noi crediamo di non avere bisogno di difese e di aiuto, se pensiamo di fare sempre tutto da soli, non c’è umiltà, già ha preso radici in noi la superbia.
Per un bambino mamma e papà sono tutto. Possiamo noi dire che Dio è tutto per noi?
Un bambino non si preoccupa del cibo, dei vestiti, della casa, del domani. Vive il momento, l’istante presente, così è sempre nella gioia e non si rompe la testa per nessuna cosa.
Un bambino ha un cuore puro, innocente: in lui non c’è la malizia, la malvagità, il sospetto, la contaminazione di cui sono schiavi i grandi. Così dovrebbe essere il nostro cuore! Perciò un bambino è libero, non è schiavo del peccato, seppure sia completamente abbandonato ai suoi genitori.
Quando, nell’ultimo giorno, tutti busseranno alla porta del Signore, Gesù verrà nella gloria e a chi in particolare aprirà? Naturalmente aprirà la porta del Regno dei Cieli ai bimbi e a quelli “come i bambini” dicendo:
“Lasciate che i bambini vengano a me!”
Così sia!
Prima lettura | |
Gen 2,18-24 I due saranno un’unica carne. | |
Dal libro della Gènesi Il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda». Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l’uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne. La si chiamerà donna, perché dall’uomo è stata tolta». Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne. Parola di Dio | |
> | Salmo responsoriale |
Sal 127 | |
Ci benedica il Signore tutti i giorni della nostra vita. Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie. Della fatica delle tue mani ti nutrirai, sarai felice e avrai ogni bene. La tua sposa come vite feconda nell’intimità della tua casa; i tuoi figli come virgulti d’ulivo intorno alla tua mensa. Ecco com’è benedetto l’uomo che teme il Signore. Ti benedica il Signore da Sion. Possa tu vedere il bene di Gerusalemme tutti i giorni della tua vita! Possa tu vedere i figli dei tuoi figli! Pace su Israele! | |
> | Seconda lettura |
Eb 2,9-11 Colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine. | |
Dalla lettera agli Ebrei Fratelli, quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti. Conveniva infatti che Dio – per il quale e mediante il quale esistono tutte le cose, lui che conduce molti figli alla gloria – rendesse perfetto per mezzo delle sofferenze il capo che guida alla salvezza. Infatti, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli. Parola di Dio | |
Canto al Vangelo (1Gv 4,12) Alleluia, alleluia. Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi. Alleluia. | |
> | Vangelo |
Mc 10,2-16 L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto. | |
+ Dal Vangelo secondo Marco In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro. Parola del Signore. Forma breve (Mc 10, 2-12): Dal Vangelo secondo Marco In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». Parola del Signore |