Andiamo a Gesù come bambini!

“Cari figli, anche oggi in questo giorno di grazia, desidero che il cuore di ciascuno di voi diventi la capanna di Betlemme nella quale è nato il Salvatore del mondo. Io sono vostra Madre che vi ama immensamente e si prende cura di ciascuno di voi. Perciò, figli miei, abbandonatevi alla Madre affinché possa posare davanti a Gesù Bambino il cuore e la vita di ciascuno di voi, perché soltanto così, figli miei, i vostri cuori saranno testimoni della nascita quotidiana di Dio in voi. Permettete a Dio di illuminare le vostre vite con la luce ed i vostri cuori con la gioia affinché il vostro cammino sia illuminato quotidianamente e siate esempio della vera gioia per gli altri che vivono nelle tenebre e non sono aperti verso Dio e verso le Sue grazie. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

Messaggio del 25 dicembre 2014

Siamo nati bambini dall’unione, che dovrebbe essere indissolubile, di un uomo ed una donna, e così, come bambini, ci aspetta Gesù nel Regno dei Cieli. Questa è la sintesi della Parola del Signore che ascoltiamo oggi.

Così dice infatti Gesù nel Vangelo odierno:

«Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.”

Un bambino nasce nudo e fragile, si abbandona con fiducia ai propri genitori, così come nacque Gesù nella grotta di Betlemme, così come noi dovremmo essere abbandonandoci completamente alla Volontà ed alla cura del Padre Nostro che è nei cieli.

Un bambino è buono, tenero, docile, pieno di stupore per ogni cosa che lo circonda e che scopre giorno dopo giorno come splendida novità che lo riempie di gioia. Così dovrebbe essere ciascuno di noi di fronte alla bellezza della vita, di tutto il creato!

Un bambino è povero, semplice, immediato, innocente, incontaminato, spontaneo, fin dai suoi primi gesti e parole. Questo dovrebbe essere il nostro stile di vita!

Un bambino è indifeso ed ha sempre bisogno della mamma e del papà per compiere i suoi passi nella vita. Se noi crediamo di non avere bisogno di difese e di aiuto, se pensiamo di fare sempre tutto da soli, non c’è umiltà, già ha preso radici in noi la superbia.

Per un bambino mamma e papà sono tutto. Possiamo noi dire che Dio è tutto per noi?

Un bambino non si preoccupa del cibo, dei vestiti, della casa, del domani. Vive il momento, l’istante presente, così è sempre nella gioia e non si rompe la testa per nessuna cosa.

Un bambino ha un cuore puro, innocente: in lui non c’è la malizia, la malvagità, il sospetto, la contaminazione di cui sono schiavi i grandi. Così dovrebbe essere il nostro cuore! Perciò un bambino è libero, non è schiavo del peccato, seppure sia completamente abbandonato ai suoi genitori.

Quando, nell’ultimo giorno, tutti busseranno alla porta del Signore, Gesù verrà nella gloria e a chi in particolare aprirà? Naturalmente aprirà la porta del Regno dei Cieli ai bimbi e a quelli “come i bambini” dicendo:

Lasciate che i bambini vengano a me!”

Così sia!

Prima lettura 
Gen 2,18-24
I due saranno un’unica carne.
Dal libro della Gènesi Il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda».
Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l’uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse.
Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo.
Allora l’uomo disse:
«Questa volta
è osso dalle mie ossa,
carne dalla mia carne.
La si chiamerà donna,
perché dall’uomo è stata tolta».
Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne. Parola di Dio
>Salmo responsoriale
Sal 127
Ci benedica il Signore tutti i giorni della nostra vita. Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene. La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa. Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion. Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!
Possa tu vedere i figli dei tuoi figli!
Pace su Israele!
>Seconda lettura
Eb 2,9-11
Colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine.
Dalla lettera agli Ebrei Fratelli, quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti.
Conveniva infatti che Dio – per il quale e mediante il quale esistono tutte le cose, lui che conduce molti figli alla gloria – rendesse perfetto per mezzo delle sofferenze il capo che guida alla salvezza.
Infatti, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli. Parola di Dio
Canto al Vangelo (1Gv 4,12)
Alleluia, alleluia.
Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi
e l’amore di lui è perfetto in noi
.
Alleluia.
>Vangelo
Mc 10,2-16
L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto.
Dal Vangelo secondo Marco In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro. Parola del Signore. Forma breve (Mc 10, 2-12): Dal Vangelo secondo Marco In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». Parola del Signore

Siamo tutti chiamati, ciascuno con i propri talenti, a fare il bene, uniti a Cristo!

“Sulla terra voi siete divisi, ma siete tutti figli miei. Musulmani, ortodossi, cattolici, tutti siete uguali davanti a mio figlio e a me. Siete tutti figli miei! Ciò non significa che tutte le religioni sono uguali davanti a Dio, ma gli uomini si. Non basta, per, appartenere alla Chiesa cattolica per essere salvati: occorre rispettare la volontà di Dio. Anche i non cattolici sono creature fatte ad immagine di Dio e destinate a raggiungere un giorno la salvezza se vivono seguendo rettamente la voce della propria coscienza. La salvezza é offerta a tutti, senza eccezioni. Si dannano solo coloro che rifiutano deliberatamente Dio. A chi poco é stato dato, poco sarà chiesto. A chi é stato dato molto, sarà chiesto molto. Solo Dio, nella sua infinita giustizia, stabilisce il grado di responsabilità di ogni uomo e pronuncia il giudizio finale. ”

Messaggio del 20 maggio 1982

Gesù dice oggi ai discepoli di non impedire di fare il bene a nessuno, perché:

“chi non è contro di noi è per noi”.

Nel mondo, ed in particolare nella Chiesa ci sono molti circoli, gruppi, che spesso purtroppo sono chiusi in se stessi, esclusivi, anziché essere inclusivi ed aperti. L’azione dello Spirito Santo però non deve essere imprigionata, perché ciascuno riceve particolari talenti proprio per essere condivisi.

La Madonna invita tutti “a vivere e testimoniare le grazie e i doni che avete ricevuto” (messaggio del 25 maggio 2000), doni, ciascuno quello che ha ricevuto, che servono per essere messi a disposizione al nostro prossimo nell’amore e nella gioia.

Gesù ci richiama però ad essere uniti a Lui, ad essere corpo mistico di Cristo, in vera comunione con Lui e con i fratelli, unità nella diversità, con una vita coerente con il credo che professiamo.

Gesù dice: “non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me”.

Nell’unità con Cristo, se siamo in Cristo con Cristo e per Cristo allora non c’è divisione in noi perché siamo profondamente uniti a Gesù Cristo Nostro Signore.

Preghiamo per questa grazia, e per essere uniti e perseveranti nella prova, affinché niente ci possa separare da Gesù fortificandoci incessantemente con la preghiera, i sacramenti e le opere buone.

Così sia!

Prima lettura 
Num 11,25-29
Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo!
Dal libro dei Numeri In quei giorni, il Signore scese nella nube e parlò a Mosè: tolse parte dello spirito che era su di lui e lo pose sopra i settanta uomini anziani; quando lo spirito si fu posato su di loro, quelli profetizzarono, ma non lo fecero più in seguito.
Ma erano rimasti due uomini nell’accampamento, uno chiamato Eldad e l’altro Medad. E lo spirito si posò su di loro; erano fra gli iscritti, ma non erano usciti per andare alla tenda. Si misero a profetizzare nell’accampamento.
Un giovane corse ad annunciarlo a Mosè e disse: «Eldad e Medad profetizzano nell’accampamento». Giosuè, figlio di Nun, servitore di Mosè fin dalla sua adolescenza, prese la parola e disse: «Mosè, mio signore, impediscili!». Ma Mosè gli disse: «Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo spirito!». Parola di Dio
>Salmo responsoriale
Sal 18
I precetti del Signore fanno gioire il cuore. La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice. Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti. Anche il tuo servo ne è illuminato,
per chi li osserva è grande il profitto.
Le inavvertenze, chi le discerne?
Assolvimi dai peccati nascosti. Anche dall’orgoglio salva il tuo servo
perché su di me non abbia potere;
allora sarò irreprensibile,
sarò puro da grave peccato.
>Seconda lettura
Giac 5,1-6
La vostre ricchezze sono marce.
Dalla lettera di san Giacomo apostolo Ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! Le vostre ricchezze sono marce, i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni!
Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore onnipotente.
Sulla terra avete vissuto in mezzo a piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per il giorno della strage.
Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza. Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 17,17)
Alleluia, alleluia.
La tua parola, Signore, è verità;
consacraci nella verità.
Alleluia.
>Vangelo
Mc 9,38-43.45.47-48
Chi non è contro di noi è per noi. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala.
Dal Vangelo secondo Marco In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue». Parola del Signore

Siamo come i bambini, siamo con i piccoli!

.

“Desidero che mi amiate, perché io vorrei entrare nei vostri cuori. Per consentirmi questo è necessario che vi comportiate come dei bambini piccoli”.

Messaggio del 30 settembre 1984

Per la strada i discepoli discutevano su chi fosse il più grande, al che Gesù “preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

Gesù ci invita ad amare, a servire, in particolare i piccoli di questo mondo, che non sono soltanto i bambini, ma tutti gli emarginati, i marginalizzati del mondo.

Gesù abbraccia il bambino, segno di amore, di vicinanza, di affetto, di accoglienza, ma anche modello per ciascuno di noi, invitandoci ad essere come i bambini, come i piccoli.

I piccoli sono pieni di stupore e meraviglia davanti alle cose del creato. Hanno il cuore puro ed innocente: a questo dovrebbe tendere il nostro cuore! Questa è la vera grandezza!

Tanti esempi di santi ci mostrano la bellezza e la santità nell’essere piccoli e nell’essere nella gioia, come santa Teresa di Gesù Bambino e San Filippo Neri!

E la Madonna da Medjugorje così ci esorta ad essere come bambini piccoli affinché . “Ognuno di voi diventerà, nella semplicità, simile ad un bambino che è aperto all’amore del Padre.”

Messaggio del 6 giugno 1985

Accogliamo dunque il suo invito, che ci ha dato anche il 2 gennaio 2018:

“Figli miei, siate gioiosi nell’animo, siate puri, siate bambini!”

Così sia!

Prima lettura 
Sap 2,12.17-20
Condanniamo il giusto a una morte infamante.
Dal libro della Sapienza [Dissero gli empi:]
«Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d’incomodo
e si oppone alle nostre azioni;
ci rimprovera le colpe contro la legge
e ci rinfaccia le trasgressioni contro l’educazione ricevuta. Vediamo se le sue parole sono vere,
consideriamo ciò che gli accadrà alla fine.
Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto
e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti,
per conoscere la sua mitezza
e saggiare il suo spirito di sopportazione.
Condanniamolo a una morte infamante,
perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà». Parola di Dio
>Salmo responsoriale
Sal 53
Il Signore sostiene la mia vita. Dio, per il tuo nome salvami,
per la tua potenza rendimi giustizia.
Dio, ascolta la mia preghiera,
porgi l’orecchio alle parole della mia bocca. Poiché stranieri contro di me sono insorti
e prepotenti insidiano la mia vita;
non pongono Dio davanti ai loro occhi. Ecco, Dio è il mio aiuto,
il Signore sostiene la mia vita.
Ti offrirò un sacrificio spontaneo,
loderò il tuo nome, Signore, perché è buono.
>Seconda lettura
Giac 3,16-4,3
Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia.
Dalla lettera di san Giacomo apostolo Fratelli miei, dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni. Invece la sapienza che viene dall’alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera. Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia.
Da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra? Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni. Parola di Dio
Canto al Vangelo (Cf 2Ts 2,14)
Alleluia, alleluia.
Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.
>Vangelo
Mc 9,30-37
Il Figlio dell’uomo viene consegnato… Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.
Dal Vangelo secondo Marco In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato». Parola del Signore

Portiamo la Croce con amore, così che diventi gioia!

..

“Cari figli! In questi giorni, mentre festeggiate la Croce, desidero che anche per voi la vostra croce diventi gioia. In modo particolare, cari figli, pregate per poter accettare la malattia e le sofferenze con amore, come le ha accettate Gesù. Soltanto così potrò, con gioia, darvi grazie e guarigioni che Gesù mi permette. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!”

Messaggio del 11 settembre 1986

Oggi Gesù ci dice:

“Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.”

Chi desidera seguire Gesù ha la sua croce da portare, non può pensare di trascorrere una vita esente da problemi, sofferenze, dolori, persecuzioni. Nessuno è più grande del Maestro, così che quanto è toccato a Gesù toccherà anche a noi: sofferenze, dolori, persecuzioni. Gesù stesso però è con noi e ci aiuta a portare la Croce; non siamo mai soli quando la portiamo come si deve, c’è Lui con la sua Presenza, con il Suo Amore.

Portare la Croce con Gesù, significa portare la Croce con amore, perché Dio è amore, Gesù è amore. Se non accogliamo la Croce con amore, se la rifiutiamo, se persistiamo nel nostro orgoglio, nelle lamentele, nell’egocentrismo, ossia nel non rinnegare noi stessi, nel non cercare e fare la Volontà di Dio, non stiamo seguendo Gesù, non stiamo portando la Croce, non siamo insieme con Gesù, non cresciamo spiritualmente.

Se portiamo la croce con amore, allora il nostro sguardo, seppur sofferente, si trasformerà prima o poi in gioia, perché il nostro cuore aperto e purificato si trasformerà, nascerà nuovamente, diventerà quel cuore nuovo, quello spirito nuovo, quel cuore di carne di cui dice il Signore per mezzo del profeta Ezechiele.

Se portiamo la croce con amore, anche la  nostra Mamma Celeste sarà felice e sarà con noi, per ottenerci le grazie dall’Onnipotente, perché La nostra croce diventerà gioia, come Lei stessa ci dice.

Ripetutamente il profeta Isaia ci ricorda che sempre e particolarmente nella croce “il Signore Dio mi assiste”.

Perciò non dobbiamo avere paura di portare la nostra croce, ad accoglierla e portarla con amore, aiutandoci con il silenzio e la preghiera, intensificando la preghiera in questi momenti, perché la preghiera è amore, come la Madonna stessa ci insegna, e ci mantiene in sintonia con il Signore, l’Emmanuele, il Dio con noi.

Così sia!

Prima lettura 
Is 50,5-9
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori.
Dal libro del profeta Isaìa Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare confuso.
È vicino chi mi rende giustizia:
chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci.
Chi mi accusa? Si avvicini a me.
Ecco, il Signore Dio mi assiste:
chi mi dichiarerà colpevole? Parola di Dio
>Salmo responsoriale
Sal 114
Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi. Amo il Signore, perché ascolta
il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l’orecchio
nel giorno in cui lo invocavo. Mi stringevano funi di morte,
ero preso nei lacci degli inferi,
ero preso da tristezza e angoscia.
Allora ho invocato il nome del Signore:
«Ti prego, liberami, Signore». Pietoso e giusto è il Signore,
il nostro Dio è misericordioso.
Il Signore protegge i piccoli:
ero misero ed egli mi ha salvato. Sì, hai liberato la mia vita dalla morte,
i miei occhi dalle lacrime,
i miei piedi dalla caduta.
Io camminerò alla presenza del Signore
nella terra dei viventi.
>Seconda lettura
Giac 2,14-18
La fede se non è seguita dalle opere in se stessa è morta.
Dalla lettera di san Giacomo apostolo A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha opere? Quella fede può forse salvarlo?
Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta.
Al contrario uno potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gal 6,14)
Alleluia, alleluia.
Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore,
per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso,
come io per il mondo.
Alleluia.
>Vangelo
Mc 8,27-35
Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.
Dal Vangelo secondo Marco In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».
Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà». Parola del Signore