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“Cari figli, oggi vi invito a rinascere nella preghiera ed a diventare con mio Figlio, attraverso lo Spirito Santo, un nuovo popolo. Un popolo che sa che se perde Dio ha perso se stesso. Un popolo che sa che, nonostante tutte le sofferenze e le prove, con Dio è sicuro e salvo. Vi invito a radunarvi nella famiglia di Dio ed a rafforzarvi con la forza del Padre. Come singoli, figli miei, non potete fermare il male che vuole regnare nel mondo e distruggerlo. Ma per mezzo della volontà di Dio tutti insieme con mio Figlio potete cambiare tutto e guarire il mondo. Vi invito a pregare con tutto il cuore per i vostri pastori, perché mio Figlio li ha scelti. Vi ringrazio”.
Messaggio del 2 agosto 2011
La Madonna ci invita a radunarci nella famiglia di Dio ed a rafforzarci con la forza del Padre. Ci invita a rinascere nella preghiera ed a diventare con Gesù attraverso lo Spirito Santo un nuovo popolo.
I parenti e concittadini di Nazaret non fanno parte della famiglia di Dio, della famiglia di Gesù, perché sono increduli, non hanno fede.
Gesù dice infatti:
«Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.“
Anche oggi, come ai tempi del profeta Ezechiele, viviamo in mezzo ad una genìa di ribelli: questo non è il popolo di Dio, questa non è la famiglia di Dio.
La famiglia di Dio, come ci dice la Madonna, è chi è riunito attorno a Gesù per ascoltare davvero la Sua Parola così da metterla in pratica.
Se non c’è fede in Gesù non sono possibili i miracoli, ma se c’è fede, se ascoltiamo e mettiamo in pratica la Parola del Signore, allora succederanno numerosi miracoli nella nostra vita, ogni istante ci sarà un miracolo: il miracolo della conversione, della fede, della carità, dell’amore a Dio e ai fratelli.
Per far questo, per iniziare a radunarci nella famiglia di Dio dobbiamo iniziare a pregare, affinché la preghiera diventi vita. In questo modo, con l’aiuto e l’azione dello Spirito Santo, entriamo a far parte con Gesù del nuovo popolo di Dio, che non ha confini, è ovunque:
“Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio.”
Così sia!
Prima lettura | |
Ez 2,2-5 Sono una genìa di ribelli, sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro. | |
Dal libro del profeta Ezechièle In quei giorni, uno spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi e io ascoltai colui che mi parlava. Mi disse: «Figlio dell’uomo, io ti mando ai figli d’Israele, a una razza di ribelli, che si sono rivoltati contro di me. Essi e i loro padri si sono sollevati contro di me fino ad oggi. Quelli ai quali ti mando sono figli testardi e dal cuore indurito. Tu dirai loro: “Dice il Signore Dio”. Ascoltino o non ascoltino – dal momento che sono una genìa di ribelli –, sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro». Parola di Dio | |
> | Salmo responsoriale |
Sal 122 | |
I nostri occhi sono rivolti al Signore. A te alzo i miei occhi, a te che siedi nei cieli. Ecco, come gli occhi dei servi alla mano dei loro padroni. Come gli occhi di una schiava alla mano della sua padrona, così i nostri occhi al Signore nostro Dio, finché abbia pietà di noi. Pietà di noi, Signore, pietà di noi, siamo già troppo sazi di disprezzo, troppo sazi noi siamo dello scherno dei gaudenti, del disprezzo dei superbi. | |
> | Seconda lettura |
2Cor 12,7-10 Mi vanterò delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. | |
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi Fratelli, affinché io non monti in superbia, è stata data alla mia carne una spina, un inviato di Satana per percuotermi, perché io non monti in superbia. A causa di questo per tre volte ho pregato il Signore che l’allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: infatti quando sono debole, è allora che sono forte. Parola di Dio | |
Canto al Vangelo (Cf Lc 4,18) Alleluia, alleluia. Lo Spirito del Signore è sopra di me: mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio. Alleluia. | |
> | Vangelo |
Mc 6,1-6 Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria. | |
+ Dal Vangelo secondo Marco In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità. Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando. Parola del Signore |