Nutriamoci di Gesù, il pane che dà la vita eterna!

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“Il cinque agosto prossimo si celebri il secondo millennio della mia nascita. Per quel giorno Dio mi permette di donarvi grazie particolari e di dare al mondo una speciale benedizione. Vi chiedo di prepararvi intensamente con tre giorni da dedicare esclusivamente a me. In quei giorni non lavorate. Prendete la vostra corona del rosario e pregate. Digiunate a pane e acqua. Nel corso di tutti questi secoli mi sono dedicata completamente a voi: è troppo se adesso vi chiedo di dedicare almeno tre giorni a me?”

Messaggio del 1 agosto 1984

Il Vangelo odierno si chiude con questa frase.

Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

Gesù è il pane della vita, è il pane che dà la vita, è il pane che dà la vita eterna.

E la Madonna, di cui il 5 agosto festeggiamo il compleanno, ci dice infatti a proposito del “pane quotidiano”:

“Dacci oggi il nostro pane quotidiano”: chiedete al Padre celeste specialmente il pane per la vostra anima. Chiedetegli che questo pane non vi manchi mai affinchè possa diventare cibo che nutre la vostra vita spirituale e che vi santifichi per la vita eterna. Il pane quotidiano vi aiuta a capire ciò che si deve fare ma sappiate che questo nutrimento non vi può essere dato se non pregate.

Messaggio del 14 marzo 1985 (Messaggio dato al gruppo di preghiera)

Qui comprendiamo un aspetto importante, anzi fondamentale: Gesù, il pane della vita, non ci può essere dato se non preghiamo. Il pane e la preghiera vanno insieme.

Gesù quando prese il pane, pregò, recitò la preghiera prima di spezzarlo, e così fa ogni sacerdote nel memoriale del sacrificio, rinnovando quell’ultima cena ogni volta che si celebra la santa messa, che è la preghiera più sublime che possa giungere a Dio Onnipotente.

Se noi non viviamo la santa messa devotamente, in preghiera fervente; se noi non ci prepariamo accuratamente in preghiera prima della santa messa, se noi non ringraziamo adeguatamente e per un buon tempo dopo la santa messa, e prima durante e dopo aver ricevuto la comunione, in atteggiamo di profonda devozione, non possiamo dire di nutrirci come si deve del pane della vita.

Se ci nutriamo di Gesù senza questo atteggiamento continuo di preghiera ardente, incessante, devota, adorante, non ci nutriamo come ci deve del pane della vita, perciò non ci è dato il nutrimento del pane del cielo che santifica la nostra vita, che fa della nostra vita un pellegrinaggio verso la vita eterna, se non preghiamo.

Seguiamo dunque i consigli della Madonna: preghiamo, preghiamo, preghiamo!

Nutriamoci dell’Eucarestia con la preghiera.

Così sia!

 

 

Prima lettura 
Es 16,2-4.12-15
Io farò piovere pane dal cielo per voi.
Dal libro dell’Èsodo In quei giorni, nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne.
Gli Israeliti dissero loro: «Fossimo morti per mano del Signore nella terra d’Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine».
Allora il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge. Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: “Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore, vostro Dio”».
La sera le quaglie salirono e coprirono l’accampamento; al mattino c’era uno strato di rugiada intorno all’accampamento. Quando lo strato di rugiada svanì, ecco, sulla superficie del deserto c’era una cosa fine e granulosa, minuta come è la brina sulla terra. Gli Israeliti la videro e si dissero l’un l’altro: «Che cos’è?», perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: «È il pane che il Signore vi ha dato in cibo». Parola di Dio
>Salmo responsoriale
Sal 77
Donaci, Signore, il pane del cielo. Ciò che abbiamo udito e conosciuto
e i nostri padri ci hanno raccontato
non lo terremo nascosto ai nostri figli,
raccontando alla generazione futura
le azioni gloriose e potenti del Signore
e le meraviglie che egli ha compiuto. Diede ordine alle nubi dall’alto
e aprì le porte del cielo;
fece piovere su di loro la manna per cibo
e diede loro pane del cielo. L’uomo mangiò il pane dei forti;
diede loro cibo in abbondanza.
Li fece entrare nei confini del suo santuario,
questo monte che la sua destra si è acquistato.
>Seconda lettura
Ef 4,17.20-24
Rivestite l’uomo nuovo, creato secondo Dio.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni Fratelli, vi dico e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani con i loro vani pensieri.
Voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l’uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, a rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità. Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mt 4,4)
Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.
>Vangelo
Gv 6,24-35
Chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!
Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, quando la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!». Parola del Signore

UNITI NELL’AMORE FORMIAMO UN SOLO CORPO NEL SIGNORE!

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“Cari figli il mio Cuore materno piange mentre guardo quello che fanno i miei figli. I peccati si moltiplicano, la purezza dell’anima è sempre meno importante. Mio Figlio viene dimenticato e adorato sempre meno ed i miei figli vengono perseguitati. Perciò voi, figli miei, apostoli del mio amore, invocate il nome di mio Figlio con l’anima e con il cuore: Egli avrà per voi parole di luce. Egli si manifesta a voi, spezza con voi il Pane e vi dà parole d’amore, affinché le trasformiate in opere di misericordia e siate così testimoni di verità. Perciò, figli miei, non abbiate paura! Permettete che mio Figlio sia in voi. Egli si servirà di voi per prendersi cura delle anime ferite e convertire quelle perdute. Perciò, figli miei, tornate alla preghiera del Rosario. Pregatelo con sentimenti di bontà, di offerta e di misericordia. Pregate non soltanto a parole, ma con opere di misericordia. Pregate con amore verso tutti gli uomini. Mio Figlio ha sublimato l’amore col sacrificio. Perciò vivete con lui per avere forza e speranza, per avere l’amore che è vita e che conduce alla vita eterna. Per mezzo dell’amore di Dio anch’io sono con voi, e vi guiderò con materno amore. Vi ringrazio!” Messaggio del 2 dicembre 2016

Le folle seguivano Gesù, perché vedevano i segni che lui compiva. Gesù li vede, pone lo sguardo su di loro ed ha di loro compassione, nutrendoli con il Pane della Parola di Dio (vangelo di domenica scorsa), e poi con il pane e i pesci, spezzandoli per loro, continuamente, in abbondanza, saziando il loro corpo (vangelo di oggi). In quel gesto di Gesù noi vediamo lo spezzare il Pane dell’ultima cena, lo spezzare il pane coi discepoli di Emmaus, il Pane disceso dal Cielo, il Pane Eucaristico, che è il corpo ed il sangue di Gesù, il Pane della Vita. Oggi come ieri però le folle avevano difficoltà a recepire il suo messaggio in profondità, a fare proprio ciò che Gesù comunicava con i segni e con la Parola, perciò Gesù fugge da loro che volevano farlo Re terreno, Re d’Israele. Così il Vangelo odierno si chiude un po’ tristemente:

“Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo”.

Ebbene, Gesù è lì solo sul monte, ma non desidera stare da solo; è lì sul monte che ci aspetta affinché noi stessi saliamo sul monte, affinché comprendiamo, facciamo nostri i suoi insegnamenti nel vero senso della Parola, affinché ci nutriamo del Suo Corpo per essere come dice San Paolo, ma per davvero:

“Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.”

Siamo chiamati alla Comunione, ad essere un solo corpo e un solo spirito, con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, e tra di noi, perché la Santissima Trinità è presente in tutti.

San Paolo ci invita poi alla dolcezza: è la dolcezza dell’amore, dello sguardo compassionevole e misericordioso di Gesù, che aveva per le folle che lo seguivano, dello sguardo attento, sollecito e premuroso.

Lo sguardo di Gesù sempre si posa su di noi:

“Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui..”

Egli desidera che nulla e nessuno vada perduto, desidera che tutti si salvino:

«Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto».

Affidiamoci dunque alla Madonna che ci aiuta con i suoi consigli “Egli si manifesta a voi, spezza con voi il Pane e vi dà parole d’amore, affinché le trasformiate in opere di misericordia e siate così testimoni di verità.”, che continuamente ci invita a nutrirci del pane del cielo, del Pane Eucaristico, della Santa Messa, e di Gesù adorandolo nel Santissimo Sacramento dell’Altare.

Seguiamo i suoi consigli!

Così sia!

Prima lettura 
2Re 4,42-44
Ne mangeranno e ne faranno avanzare.
Dal secondo libro dei ReIn quei giorni, da Baal Salisà venne un uomo, che portò pane di primizie all’uomo di Dio: venti pani d’orzo e grano novello che aveva nella bisaccia.
Eliseo disse: «Dallo da mangiare alla gente». Ma il suo servitore disse: «Come posso mettere questo davanti a cento persone?». Egli replicò: «Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: “Ne mangeranno e ne faranno avanzare”».
Lo pose davanti a quelli, che mangiarono e ne fecero avanzare, secondo la parola del Signore.Parola di Dio
>Salmo responsoriale
Sal 144
Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa
e tu dai loro il cibo a tempo opportuno.
Tu apri la tua mano
e sazi il desiderio di ogni vivente.Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.
>Seconda lettura
Ef 4,1-6
Un solo corpo, un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli EfesìniFratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.
Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.Parola di Dio
Canto al Vangelo (Lc 7,16)
Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.
>Vangelo
Gv 6,1-15
Distribuì a quelli che erano seduti quanto ne volevano.
Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.
E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.Parola del Signore

RIFUGIAMOCI IN GESÙ, NOSTRO PASTORE E NOSTRA PACE: È LUI CHE CI DONA LA PACE E CI DÀ RISTORO!

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Messaggio del 27 novembre 1983 (Messaggio dato al gruppo di preghiera)
“Pregate il più spesso possibile questa preghiera di consacrazione al Sacro Cuore di Gesù: “O Gesù, noi sappiamo che tu sei misericordioso e che hai offerto il tuo cuore per noi. Esso è incoronato dalle spine e dai nostri peccati. Noi sappiamo che tu ci supplichi costantemente affinché noi non ci perdiamo. Gesù, ricordati di noi quando siamo nel peccato. Per mezzo del tuo Cuore fa’ che tutti gli uomini si amino. Sparisca l’odio tra gli uomini. Mostraci il tuo amore. Noi tutti ti amiamo e desideriamo che tu ci protegga col tuo Cuore di buon pastore e che ci liberi da ogni peccato. Gesù, entra in ogni cuore! Bussa, bussa alla porta del nostro cuore. Sii paziente e non desistere mai. Noi siamo ancora chiusi perché non abbiamo capito il tuo amore. Bussa continuamente. Fa’, o Buon Gesù, che ti apriamo i nostri cuori almeno nel momento in cui ci ricordiamo della tua passione sofferta per noi. Amen”.”

Gesù è il buon pastore che dà la sua vita per le pecore, per il suo gregge, e chiama in disparte ciascuno di noi come ha chiamato i 12 apostoli al ritorno dalla loro missione, stanchi ed affaticati:

«Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’».

“Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose”.

Seguiamo dunque i suggerimenti della Madonna che ci invita a permettere che Dio ci guidi come un pastore guida il suo gregge. Gesù è il nostro buon pastore, unico modello di riferimento della nostra vita affinché diventi Vita, Regno dei Cieli, Regno di Pace e d’Amore. Gesù è la nostra Vita, Verità e Via; è la Luce; è il Pane disceso dal cielo, è l’Agnello di Dio, è il Buon Pastore: Gesù è il nostro tutto in tutto. Innamoriamoci di Lui, seguiamolo, incamminiamoci dietro a lui, viviamo la Sua Parola, viviamo il Vangelo, come dice la Madonna:

Credetegli e vivetelo! Egli è la vita del mondo. Figli miei, vivere mio Figlio vuol dire vivere il Vangelo”.

Gesù ci guarda sempre, con il suo sguardo mite e compassionevole, e ci dona pace, ristoro, ci dà la forza per continuare il cammino, ci ricarica le pile per ripartire dopo una fatica, una caduta, uno sforzo, un sacrificio.

Il canto al Vangelo dice:

“Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.”

e San Paolo ci dice:

“voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo.
Egli infatti è la nostra pace.”

La relazione tra ciascuno di noi e Gesù è una relazione di vicinanza, è una relazione in cui c’è reciproca conoscenza e ascolto. Non è una conoscenza intellettuale, ma viscerale, intima, d’amore puro, tra cuori puri, tra anime pure e semplici. In una relazione così bella, pura, intima, d’amore, come l’amato e l’amata, lo sposo e la sposa, può nascere solo qualcosa di bello, di meraviglioso, di profondo; nasce quell’amore che è Vita, che è la Vita Eterna, che passa per la sequela, per il seguire Gesù Buon Pastore, come miti agnelli seguono i pastore che sempre si prende cura delle sue pecore, anche della più piccola ed indifesa, della più lontana, di quella smarrita, si prende cura di ciascuna di essa, per portarla ai pascoli verdeggianti della Vita dove il sole non conosce tramonto.

Così sia!

Prima lettura 
Ger 23,1-6
Radunerò il resto delle mie pecore, costituirò sopra di esse pastori.
Dal libro del profeta GeremìaDice il Signore:
«Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo. Oracolo del Signore.
Perciò dice il Signore, Dio d’Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io vi punirò per la malvagità delle vostre opere. Oracolo del Signore.
Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; non ne mancherà neppure una. Oracolo del Signore.
Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –
nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto,
che regnerà da vero re e sarà saggio
ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra.
Nei suoi giorni Giuda sarà salvato
e Israele vivrà tranquillo,
e lo chiameranno con questo nome:
Signore-nostra-giustizia».Parola di Dio
>Salmo responsoriale
Sal 22
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.
>Seconda lettura
Ef 2,13-18
Egli è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli EfesìniFratelli, ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo.
Egli infatti è la nostra pace,
colui che di due ha fatto una cosa sola,
abbattendo il muro di separazione che li divideva,
cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne.
Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti,
per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo,
facendo la pace,
e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo,
per mezzo della croce,
eliminando in se stesso l’inimicizia.
Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani,
e pace a coloro che erano vicini.
Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri,
al Padre in un solo Spirito.Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
>Vangelo
Mc 6,30-34
Erano come pecore che non hanno pastore.
Dal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.Parola del Signore

Siamo pronti ad essere profeti e missionari di speranza!

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“Cari figli, anche oggi vi invito alla conversione personale. Siate voi a convertirvi e, con la vostra vita, a testimoniare, amare, perdonare e portare la gioia del Risorto in questo mondo in cui mio Figlio è morto e in cui gli uomini non sentono il bisogno di cercarLo e di scoprirLo nella propria vita. AdorateLo e che la vostra speranza sia speranza per quei cuori che non hanno Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

Messaggio del 25 agosto 2008

Gesù chiama e manda i 12 apostoli a due a due in missione: allo stesso modo chiama e manda ciascuno di noi in missione. Come dice San Paolo, in Gesù siamo scelti, siamo chiamati per essere santi ed immacolati nella carità.

“In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità”.

“siamo predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo”.

Noi che per primi abbiamo sperato nel Cristo, prima di tanti altri che ancor oggi non sperano nel Signore, siamo chiamati dunque ad essere missionari di speranza.

Siamo chiamati ad una speranza che salva: essa ci apre il cuore a quel meraviglioso cammino e processo di conversione, che una volta acceso, una volta che gli occhi del nostro cuore si illuminano, ci fa camminare sempre più nella santità anelando alla Vita Eterna.

In questo modo, con gli occhi illuminati, compresa la speranza a cui siamo chiamati, siamo pronti a camminare, e la chiamata si trasforma dunque in cammino, in missione; siamo pronti per essere mandati per le strade del mondo, pur non essendo nel mondo, ad annunciare il Vangelo, ad annunciare che il Regno dei cieli è vicino, ad essere profeti e missionari di speranza.

Come dice anche la Madonna da Medjugorje:

“Che la vostra speranza sia speranza per quei cuori che non hanno Gesù!”.

Siamo le sue mani tese, mani d’amore per tutti coloro che si sono persi, che non hanno più fede e speranza.

Così sia!

Prima lettura 
Am 7,12-15
Va’, profetizza al mio popolo.
Dal libro del profeta Amos In quei giorni, Amasìa, [sacerdote di Betel,] disse ad Amos: «Vattene, veggente, ritìrati nella terra di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del regno».
Amos rispose ad Amasìa e disse:
«Non ero profeta né figlio di profeta;
ero un mandriano e coltivavo piante di sicomòro.
Il Signore mi prese,
mi chiamò mentre seguivo il gregge.
Il Signore mi disse:
Va’, profetizza al mio popolo Israele». Parola di Dio
>Salmo responsoriale
Sal 84
Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra. Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo. Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.
>Seconda lettura
Ef 1,3-14
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità
,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui, mediante il suo sangue,
abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe,
secondo la ricchezza della sua grazia.
Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi
con ogni sapienza e intelligenza,
facendoci conoscere il mistero della sua volontà,
secondo la benevolenza che in lui si era proposto
per il governo della pienezza dei tempi:
ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose,
quelle nei cieli e quelle sulla terra.
In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.
In lui anche voi,
dopo avere ascoltato la parola della verità,
il Vangelo della vostra salvezza,
e avere in esso creduto,
avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso,
il quale è caparra della nostra eredità,
in attesa della completa redenzione
di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria.
Parola di Dio. Forma breve (Ef 1, 3-10): Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui, mediante il suo sangue,
abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe,
secondo la ricchezza della sua grazia.
Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi
con ogni sapienza e intelligenza,
facendoci conoscere il mistero della sua volontà,
secondo la benevolenza che in lui si era proposto
per il governo della pienezza dei tempi:
ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose,
quelle nei cieli e quelle sulla terra. Parola di Dio
Canto al Vangelo (Ef 1,17-18)
Alleluia, alleluia.
Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
illumini gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
Alleluia.
>Vangelo
Mc 6,7-13
Prese a mandarli.
Dal Vangelo secondo Marco In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano. Parola del Signore